Le affermazioni attribuite a Donald Trump durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago riguardo all’Ucraina sono state riportate da diverse fonti internazionali (ultimo aggiornamento 19 febbraio 2025)
Ecco un’analisi di ciascuna affermazione:
17-18 febbraio 2025
-
“L’Ucraina avrebbe fatto meglio a non cominciare la guerra”: Trump ha dichiarato che l’Ucraina avrebbe dovuto “fare un accordo” per evitare il conflitto con la Russia, suggerendo che Kyiv sia responsabile dell’inizio della guerra.
Tuttavia, è ampiamente riconosciuto che la guerra è iniziata con l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022. Trump ha soprattutto fatto intendere che siano stati gli ucraini a iniziarla, aderendo alla propaganda del regime russo come riporta IL POST e altre testate internazionali indipendenti.
Lo riporta anche il commento di Mike Pence, vicepresidente del primo Governo Trump, che corregge oggi l’affermazione del Presidente.
-
“Zelensky ha ormai il gradimento di solo il 4% degli ucraini”: Trump ha affermato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha un tasso di approvazione del 4%.
Questa dichiarazione è in contrasto con sondaggi precedenti che indicavano un tasso di approvazione superiore al 50%.
-
“Zelensky dovrebbe tenere elezioni”: Trump ha suggerito che l’Ucraina dovrebbe tenere elezioni per potenzialmente sostituire Zelensky, criticando la continuazione della legge marziale che ha sospeso le elezioni previste.
Durante i conflitti, è comune che le elezioni vengano posticipate per motivi di sicurezza.
Alcuni recenti esempi in paesi democratici-
Belgio (2010-2011): Dopo le elezioni federali del 2010, il Belgio ha sperimentato un prolungato periodo di stallo politico, che ha portato a una crisi governativa. Le elezioni sono state posticipate e il paese è rimasto senza un governo funzionante per più di un anno, fino alla formazione di un nuovo governo nel 2011.
-
Canada (2020): Le elezioni federali erano previste per ottobre 2020, ma sono state influenzate dalla pandemia di COVID-19. Anche se non si è trattato di un conflitto armato, la crisi sanitaria ha costretto il governo a considerare la sicurezza degli elettori e la logistica delle elezioni. Alla fine, le elezioni si sono svolte come pianificato, ma con misure di sicurezza straordinarie.
-
Italia (2022): Sebbene non ci sia stata una guerra o un conflitto armato, le elezioni politiche previste per il 2022 sono state influenzate dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina. Le incertezze economiche e sociali hanno alimentato dibattiti sull’opportunità di posticipare le elezioni, ma alla fine si sono svolte regolarmente.
Questi esempi dimostrano che anche nei paesi democratici, situazioni di tensione politica, crisi sanitarie o instabilità possono influenzare il processo elettorale, portando a discussioni su possibili rinvii.
-
-
“Gli USA hanno complessivamente stanziato 300 miliardi per l’Ucraina”: Non ci sono riscontri che confermino lo stanziamento di 300 miliardi di dollari da parte degli Stati Uniti per l’Ucraina.
Il supporto da parte di Washington è stato più militare che finanziario: 64,1 miliardi di euro sono stati in armi, 46,6 in aiuti finanziari, 3,3 in aiuti umanitari. Bruxelles ha versato 46,6 miliardi in supporto finanziario, 2,6 miliardi per quello umanitario, Tra i singoli Paesi europei la Germania è quello che ha sborsato di più, con 12,6 miliardi in armi, 3,2 miliardi in aiuti umanitari e 1,4 miliardi in sostegno finanziario. La Svizzera ha contribuito finanziariamente con 0,2 miliardi di euro. In apparenza c’è stata dunque una distribuzione dei compiti, con gli USA che si sono preoccupati maggiormente dell’aspetto militare, l’Europa in senso lato di quello finanziario e umanitario.
Da notare come gli aiuti complessivi siano iniziati a calare sia da parte degli Stati Uniti che dell’Europa dopo il primo trimestre del 2023 e siano passati rispettivamente da 12,7 e 15,1 miliardi a 0,4 e 10,1 miliardi alla fine del 2024. Lo scorso anno l’Europa, ripartita tra gennaio e marzo con 12,3 miliardi, ha concluso con 8,9, mentre gli USA proprio alla fine del 2024, in coincidenza con la coda della presidenza di Joe Biden, hanno segnato il record nell’ultimo trimestre con 26,8 miliardi di euro in aiuti, per la quasi totalità però finanziari e non militari. Tra l’ottobre del 2023 e il marzo del 2024 Washington ha supportato Kiev con 1,7 miliardi di euro.
Per approfondire: Ecco gli aiuti (finanziari e militari) sinora forniti all’Ucraina
-
Disparità nei finanziamenti tra Stati Uniti ed Europa per l’Ucraina
Trump ha affermato che l’Europa ha contribuito con solo un terzo di quanto gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina. Questa affermazione è fuorviante. Secondo l’Istituto Kiel per l’Economia Mondiale, l’Europa ha destinato 138 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina, mentre gli Stati Uniti hanno contribuito con 119 miliardi di dollari. Pertanto, l’Europa ha effettivamente fornito più assistenza finanziaria rispetto agli Stati Uniti.
-
“I russi si sono limitati ad attaccare l’Ucraina con il 20% delle proprie forze”: non ci sono dati verificabili che supportino questa affermazione. Al contrario, la Russia ha impiegato una quantità significativa delle sue forze militari nel conflitto, ricorrendo anche a truppe nordcoreane, carri armati T-52 obsoleti e personale non convenzionale come detenuti.
-
Affermazione che la Russia desidera porre fine alla guerra
Trump ha dichiarato che la Russia desidera terminare il conflitto in Ucraina. Tuttavia, rapporti di intelligence indicano che il presidente russo Vladimir Putin mantiene obiettivi aggressivi in Ucraina e non ha mostrato segnali concreti di voler cessare le ostilità. Questa discrepanza tra le dichiarazioni di Trump e le valutazioni dell’intelligence solleva dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni.
-
Descrizione di Volodymyr Zelensky come “dittatore mai eletto”
Trump ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky un “dittatore mai eletto”. Questa affermazione è falsa. Zelensky è stato eletto democraticamente nel 2019 con oltre il 70% dei voti. Inoltre, recenti sondaggi mostrano che mantiene un alto livello di approvazione, con il 57% dei cittadini ucraini che supportano la sua leadership
Inoltre, un recente sondaggio della CNN ha rilevato che:
-
il 61% degli americani vede la Russia come un nemico;
-
l’8% degli americani ha un’opinione positiva della Russia;
-
il 9% degli americani apprezza Putin;
-
il 52% degli americani ritiene che gli USA debbano continuare ad aiutare militarmente l’Ucraina.
Questi dati riflettono l’opinione pubblica americana riguardo al conflitto in Ucraina e al ruolo della Russia.
PER APPROFONDIRE
Trump ha detto una serie di cose false sulla guerra in Ucraina – IL POST
Factchecking Donald Trump’s claims about the war in Ukrain – The Guardian
Zelensky: “Trump vive nello spazio di disinformazione russa” – AGI
Nella foto di copertina: immagine generata con l’AI