L’umidità è un problema che coinvolge molti edifici, non solo in campagna ma anche in città: basti pensare alle caratteristiche di un appartamento situato al pian terreno. Come ci si deve comportare di fronte a una situazione di questo tipo? Per le situazioni meno gravi va bene una pulizia normale dei punti più deteriorati; tuttavia ci sono circostanze nelle quali la sola soluzione a cui si può ricorrere è rappresentata dall’impiego della calce idraulica naturale, che comporta un intervento decisamente più impegnativo.
Che cosa fare con i muri danneggiati dalla muffa
Quando i muri non riescono a respirare come sarebbe necessario, per esempio negli antichi casolari di campagna, è probabile ritrovarsi alle prese con della condensa e, soprattutto, con l’umidità: il che vuol dire dover fare i conti con la muffa. Si tratta di un problema molto più serio di quel che si possa pensare, in quanto è in grado di mettere a repentaglio la salubrità degli ambienti. Il primo passo da compiere consiste nel mettere una pezza al fenomeno dell’umidità di risalita. Dopo aver deumidificato tutto l’ambiente, sarà possibile operare direttamente sul muro.
Il ruolo della calce idraulica naturale
Ma perché si deve usare proprio la calce naturale ed ecologica? Questo prodotto garantisce una resa estetica ottimale, e al tempo stesso è in grado di assicurare un eccellente comfort. Si tratta di un intervento molto resistente all’umidità e che non compromette in alcun modo la struttura dei muri. Viceversa, è meglio non scegliere un intonaco di cemento, anche se si potrebbe essere attratti da questa opzione visto che costa meno. Il problema è che l’intonaco di cemento ha l’effetto di far crescere la risalita dell’umidità in seguito a una ristrutturazione, anche se il cemento è un materiale che dura più a lungo nel tempo.
La muffa e i muri in cemento
La muffa si moltiplica soprattutto nei muri in cemento finiti a gesso. Questo è il motivo per il quale per il risanamento dei muri umidi il cemento è decisamente sconsigliato. Non si corrono rischi, invece, con la calce naturale, grazie a cui il muro ha la possibilità di respirare. Ecco, dunque, che la muffa non ha modo di svilupparsi, considerando che la capacità di traspirazione del muro cambia in base al periodo dell’anno. In passato, non a caso, gli edifici si costruivano con i mattoni, la pietra e – appunto – la calce idraulica. Tuttavia questa tendenza in tempi recenti è stata accantonata, e le vecchie case vengono ristrutturate usando dei materiali cementizi. Purtroppo l’effetto che ne deriva è l’opposto di quello sperato, e così il cemento ha finito per causare un consistente deterioramento con il passare del tempo.
Calchera San Giorgio
Il Centro di Ricerca e Formulazione Carchera San Giorgio si occupa dello sviluppo e della realizzazione di materiali utilizzati per l’edilizia sostenibile e per il restauro. Non solo: i suoi prodotti sono destinati anche al risanamento di edifici di interesse culturale e storico e al consolidamento strutturale degli immobili: lo scopo è quello di rispettare e replicare le modalità di costruzione del passato, rievocando le materie locali originarie. Si tratta di una questione prima di tutto culturale, per un restauro monumentale, archeologico e storico che è il frutto dell’esame delle ricette del costruire di una volta. Tutti i materiali che vengono prodotti dalla Calchera San Giorgio si attengono a un piano di controllo della produzione ben preciso, oltre a essere dotati del marchio CE e della certificazione che ne garantisce la conformità agli standard comunitari dal punto di vista della sicurezza e della coerenza con i requisiti tecnici previsti.