Ridurre le emissioni acustiche degli autoveicoli non è solo necessario, è vitale. Soprattutto nelle grandi città. In futuro guideremo autoveicoli totalmente silenziosi? Facciamo il punto della situazione con Maurizio Tarello, “Acoustic Director Europe” della Adler Pelzer Group, azienda leader nel settore.
Buongiorno Direttore, per conoscerla meglio potrebbe raccontarci qualcosa di lei, della sua vita, dei suoi hobbies e di come è diventato “Acoustic Director Europe”?
Ho iniziato parecchi anni fa ad interessarmi e dedicarmi all’acustica e vibrazioni su macchine agricole presso il CNR di Torino per poi trasferirmi al mondo dell’automobile dal 1995 presso le seguenti aziende: Ovatex, Lear, Italdesign ed attualmente Adler Pelzer Group dove la competenza acustica è parte integrante del proprio core-business. Il mio percorso professionale è iniziato come tecnico di laboratorio, successivamente responsabile di reparto ed attualmente come Manager di un gruppo Europeo. Uno dei miei hobbies preferiti nel tempo libero è fare qualche viaggio in moto con mia moglie.
Essendo un riferimento europeo, ne desumo che lei dovrà essere in giro per l’Europa spesso. Ci può raccontare una sua normale settimana di lavoro?
Il mio ruolo consiste nel coordinamento, la gestione delle attività e dei progetti per i vari Clienti. Naturalmente la necessità di viaggiare è dovuta sia alla mia presenza presso le nostre sedi operative, ma soprattutto per gli incontri tecnici presso le sedi dei vari Clienti.
Oltre al settore dell’acustica, di cosa si occupa l’Adler Pelzer Group?
Adler Pelzer Group è leader mondiale nella progettazione, ingegneria, produzione di componenti e sistemi acustici e termici per il settore automobilistico. Forniamo prestazioni acustiche ed aumentiamo l’efficienza termica, per ottenere il massimo del comfort per i veicoli dei nostri clienti.
Ci potrebbe spiegare brevemente cosa si intende per acustica degli autoveicoli e se esiste una normativa UE di riferimento sulle emissioni acustiche?
Si intende definire un livello di comfort e di qualità del suono in funzione alla tipologia di veicolo e di segmento (city car, medium class, sportive, luxury) attraverso interventi attivi e passivi sulle principali sorgenti (es motore, cambio, scarico ecc) e sulle principali vie di trasmissione (es strutturale, aerea ed aerodinamica). Per quanto riguarda la rumorosità interna non esistono normative di omologazione per le vetture: i Costruttori fanno riferimento ad attività di benchmarking analizzando le migliori vetture della concorrenza e di conseguenza stabilendo i target di rumorosità per le nuove vetture. Mentre per la rumorosità esterna esiste una normativa di omologazione EU No 540/2014, che prevede la misurazione del livello di pressione massima a 7,5 m al passaggio della vettura all’interno di una base di misura in diverse condizioni operative.
L’inquinamento acustico, soprattutto nelle grandi città, ha conseguenze sulla salute umana?
Esistono parecchi studi in materia che evidenziano l’impatto dell’inquinamento acustico sulle persone sia a livello fisiologico sia a livello psicologico. Per questi aspetti esistono gruppi di lavoro all’interno di vari organismi aventi competenze nell’ambito sanitario, ingegneristico e normativo dedicati a mappare, ad analizzare e proporre piani di bonifica acustica sia a livello di infrastrutture che a livello veicolistico per contenere e regolamentare le emissioni acustiche.
È possibile stimare di quanto sono diminuite le emissioni acustiche degli autoveicoli, ad esempio dal 1960 in avanti? Cioè, quanto un auto moderna è meno rumorosa di un auto costruita negli anni ’60?
In cinquant’anni di storia dell’auto, l’evoluzione è stata radicale, in particolar modo sugli aspetti della sicurezza, sul comfort e sull’affidabilità nonché sulle emissioni. Le prestazioni dinamiche dei veicoli sono totalmente cambiate con un deciso incremento delle potenze dei propulsori ma con una consistente riduzione delle emissioni acustiche. Si potrebbe stimare una riduzione di circa 8-10 dB a favore delle vetture attuali, con un contributo preponderante della rumorosità di rotolamento dei pneumatici aventi sezioni più ampie rispetto al passato e, congiuntamente alla stesura di asfalti drenanti che favoriscono migliori prestazioni di guidabilità anche in condizioni estreme (pioggia, neve ecc).
Al diminuire del rumore prodotto dalle singole auto, dagli anni ‘60 è però aumentato il numero delle auto in circolazione e con esso il rumore che percepiamo complessivamente. Anche qui, è possibile stimare l’aumento dell’inquinamento acustico provocato dagli autoveicoli nelle nostre città?
Alla fine degli anni cinquanta il parco circolante in Italia era di circa 1 milione di vetture e la crescita esponenziale ha portato a tutt’oggi a registrare circa 50 milioni di veicoli in circolazione. Va da sé che, nonostante la consistente riduzione delle emissioni sonore sopracitata, l’inquinamento acustico in particolar modo nelle città e nelle grandi arterie di comunicazione ne ha risentito pesantemente diventando una delle problematiche principali dei nostri giorni.
Potrebbe darci qualche anteprima per quanto riguarda le soluzioni a cui già state lavorando per il futuro? Guideremo autoveicoli totalmente silenziosi?
L’evoluzione degli autoveicoli è in continua espansione, nuovi modelli e nuovi sistemi di propulsione come l’elettrico e l’ibrido si stanno via via affermando nell’offerta verso la clientela. I Costruttori sono impegnati a sviluppare concetti di vetture per utilizzi differenti come ad esempio la guida autonoma, dove oltre a migliorare la sicurezza durante il viaggio, i passeggeri possono dedicarsi ad altre attività come lavoro d’ufficio, l’ascolto di musica, oppure la conversazione telefonica o con altri occupanti, esigendo un elevato livello di comfort acustico adeguato.
Ovviamente le emissioni acustiche di un motore elettrico sono decisamente ridotte rispetto ad un tradizionale motore endotermico, ma ampi margini di miglioramento sono auspicabili nel prossimo futuro per ridurre la rumorosità di rotolamento ed aerodinamica.
Una domanda più generale ma penso di altrettanta utilità. Auto alimentate a gasolio, a benzina, auto elettriche oppure ibride: cosa conviene acquistare?
Difficile dare risposta unica poiché diversi sono i fattori che influiscono per un’adeguata scelta come ad esempio il chilometraggio annuale percorso, il tipo di utilizzo principale (urbano o extraurbano) ed i costi di acquisto e di manutenzione associati. Probabilmente allo stato attuale una vettura ibrida potrebbe rappresentare il miglior compromesso.
Chiudiamo con qualche consiglio per i giovani. Quante opportunità offre il mondo del lavoro nel settore dell’acustica applicata agli autoveicoli e quali profili professionali sono maggiormente richiesti?
Il settore dell’auto è comunque trainante ed altamente specialistico per quanto riguarda l’innovazione. La tematica è sicuramente affascinante e sfidante. Nuove metodologie di simulazione e sperimentazione offrono possibilità ai giovani che si vogliano dedicare al settore della ricerca e sviluppo in campo vibro-acustico. I profili maggiormente richiesti sono nel campo ingegneristico meccanico o elettronico, fisico-matematico e chimica-fisica dei materiali.
La ringrazio Direttore per il tempo che mi ha dedicato e per le interessanti informazioni che ci ha fornito.
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Maurizio Tarello nasce il 2 luglio del 1963, abita a Caluso (TO), è sposato e ha due figli. Diplomato in agraria, ha cominciato ad interessarsi di acustica e vibrazioni nel 1983, su macchine agricole presso il CNR di Torino. Successivamente è passato al mondo dell’automobile. Dal 1995 ha lavorato presso: Ovatex, Lear, Italdesign ed alla Adler Pelzer Group dove attualmente ricopre l’incarico di “Acoustic Director Europe “.
Come Direttore Europeo del dipartimento di acustica, Maurizio Tarello si occupa anche di scrivere, gestire e coordinare programmi di ricerca finanziati.
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