Ambiente

Il ruolo strategico dell’Architetto nell’era della poli-crisi

Convegno-CNA-Roma-3-aprile

CONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI. GIORNATA DI DIBATTITO PATRIMONIO ARCHITETTONICO E VALORI CONDIVISI

L’evento, svoltosi nell’arco di un’intera giornata (Sessione Mattutina dalle ore 10.30 alle ore 13.30 e Sessione Pomeridiana dalle ore 14.30 alle ore 16.30), ha avuto come tema centrale la sostenibilità intesa quale principio metodologico e strategico nel processo di trasformazione dell’ambiente costruito, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. Moderatore di entrambe le sessioni è stato il giornalista Giorgio Tartaro, che ha accompagnato il dibattito tra i relatori invitati e i numerosi rappresentanti delle istituzioni e degli ordini professionali.

L’apertura dei lavori è stata affidata ai saluti istituzionali di Massimo Crusi, Presidente CNAPPC (Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori), che ha sottolineato la necessità di un approccio etico e integrato alla professione di architetto, ribadendo l’importanza di formare figure in grado di affrontare i cambiamenti sociali, economici e ambientali in atto.

PARTECIPANTI

Oltre al moderatore Giorgio Tartaro e al Presidente CNAPPC Massimo Crusi, si sono alternati al tavolo dei relatori e al dibattito:

Relatori principali:

  • Anna Buzzacchi (CNAPPC), Responsabile Dipartimento Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità
  • Sergio Saporetti, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
  • Massimo Pica Ciamarra, Direttore “Le Carré Bleu”
  • Marco Mari, Sustainability and Policy Advisor
  • Maria Adelaide Ricciardi, Ministero della cultura

Partecipanti al dibattito in sala:

  • Nicola Massaro, Dirigente ANCE
  • Domenico Passarella, Vice Presidente FEDEREDILIZIA
  • Giuseppe Maria Margiotta, Consigliere Segretario CNI
  • Michele Specchio, Consigliere CNGeGL
  • Roberto Castelluccio, Federico II di Napoli
  • Manlio Montuori, Università di Ferrara
  • Paolo Rava, Presidente ANAB e Università di Bologna
  • Maria Luisa Zerilli, Facility Manager – Progetto di Ricerca CNT-APPs
  • Fabiana Cambiaso, ANTEL – Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali
  • Marco Caffi, Direttore di GBC Italia
  • Toni Cellura, Responsabile Corsi CAM
  • Ilaria Sergi, ENEA
  • Giò Dardano, Consigliere Nazionale INBAR Affari Istituzionali
  • Carla Calvino, Consigliere Nazionale INBAR Responsabile Didattica Corsi CAM
  • Raffaella Patrone, Consigliere Nazionale INBAR Commissario Esami CAM
  • Donatella Wallnofer, Consigliere Nazionale INBAR Programmi Complessi
  • Daniela Brighi, Consigliere Nazionale INBAR
  • Giovanni Sasso, Comitato Scientifico INBAR
  • Francesco Parisi, Coordinatore Sezione Roma
  • Claudio Grimellini, Coordinatore Sezione INBAR Napoli
  • Gino Mazzone, Responsabile Formazione INBAR
  • Paolo Rughetto, Presidente Commissione Formazione INBAR
  • Piero Carcerano, Presidente Commissione Comunicazione INBAR

Gruppo operativo del CNAPPC (il cui lavoro ha permesso la realizzazione dell’iniziativa):

  • Andrea Benedetti
  • Davide Calanca
  • Anna Carulli
  • Luciana Mastrolonardo
  • Nicoletta Piersantelli
  • Maria Cristina Scaletta
  • Anna Carulli – Marco Mari
Massimo Crusi – Anna Carulli
Massimo Crusi – Anna Carulli

SINTESI DEL DIBATTITO

Sessione Mattutina (10.30 – 13.30)

La dimensione strategica della trasformazione sostenibile

  1. Introduzione del Presidente CNAPPC, Massimo Crusi
    • Ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’architetto come protagonista del cambiamento, ponendo l’accento sul valore etico e culturale della professione.
    • Ha ricordato che il CNAPPC è impegnato a promuovere un nuovo approccio alla vita nelle città e nei territori, in sinergia con le direttive europee e con il necessario aggiornamento professionale.
  1. Intervento di Anna Buzzacchi (CNAPPC)
    • Ha evidenziato il percorso formativo proposto dal Consiglio Nazionale, basato sulla curiosità e sulla necessità di rinnovare le competenze.
    • Ha spiegato come la sostenibilità debba essere un principio metodologico e non soltanto un obiettivo, ribadendo la centralità del progetto e l’opportunità di agire in modo integrato.
    • Ha ringraziato il gruppo operativo che ha lavorato per due anni per sviluppare contenuti di alta qualità.
  1. Quadro normativo e strategie nazionali: intervento di Sergio Saporetti (Ministero dell’ambiente e sicurezza energetica)
    • Ha illustrato le principali linee guida ministeriali in materia di trasformazione sostenibile, con particolare attenzione alle normative europee di recente introduzione.
    • Ha rimarcato l’importanza di una legislazione flessibile che supporti i professionisti nel realizzare interventi efficaci e rispettosi del patrimonio e dell’ambiente.
  1. Ambiente/Paesaggio/Memoria: intervento di Massimo Pica Ciamarra (Direttore “Le Carré Bleu”)
    • Ha richiamato l’attenzione sul concetto di paesaggio come sistema culturale e non solo naturale, evidenziando la necessità di conservare la memoria dei luoghi.
    • Ha sottolineato la responsabilità dei progettisti nel creare interventi che rispettino l’identità storica e sociale dei contesti urbani, evidenziando la necessità di coniugare armonia e bellezza con la salvaguardia di quel patrimonio culturale che conferisce unicità e valore a ogni luogo.
  1. Criteri ambientali, strumenti di accountability e percorsi di semplificazione normativa: intervento di Marco Mari (Sustainability and Policy Advisor)
    • Ha fornito dati tecnici e analisi su come applicare al meglio i Criteri Ambientali Minimi (CAM), puntando sulla trasparenza e la responsabilità nei confronti degli utenti finali.
    • Ha discusso le possibili strategie di semplificazione normativa, a supporto di interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio esistente.
  1. Restauro sostenibile: dalla conoscenza alla tutela del patrimonio storico e del paesaggio: intervento di Maria Adelaide Ricciardi (Ministero della cultura)
    • Ha messo in luce il ruolo del restauro come strumento di valorizzazione e tutela, integrato con le sfide della sostenibilità.
    • Ha ribadito come la conoscenza approfondita del bene culturale, unita alle nuove tecnologie, possa offrire soluzioni rispettose dell’identità storica e aperte all’innovazione.
  Anna Carulli – Marco Mari
Anna Carulli – Marco Mari

Sessione Pomeridiana (14.30 – 16.30)

Strumenti e metodologie per l’intervento sul patrimonio

  • Durante la sessione pomeridiana, diversi rappresentanti delle istituzioni e degli ordini professionali (ANCE, FEDEREDILIZIA, CNI, CNGeGL, ANAB, INBAR, GBC Italia, ENEA ecc.) sono intervenuti per testimoniare le esperienze in corso nei rispettivi ambiti di competenza.
  • È emersa una convergenza generale sull’urgenza di formare e aggiornare continuamente i professionisti, così da garantire interventi mirati e integrati sotto il profilo ambientale, economico e sociale.
  • Sono state condivise le buone pratiche di collaborazione interprofessionale, tra architetti, ingegneri, tecnici degli enti locali e mondo accademico, con l’obiettivo di sviluppare metodologie agili e sostenibili.

CONCLUSIONI

Dai lavori della giornata è emersa con chiarezza la necessità di un nuovo approccio alla trasformazione sostenibile, che consideri contestualmente:

  1. La conoscenza e l’analisi del patrimonio costruito
    • Occorre integrare strumenti digitali di mappatura e diagnostica con la competenza del progettista, per sviluppare strategie d’intervento efficaci e durature.
  1. L’aggiornamento normativo e la semplificazione
    • Regolamenti e leggi devono favorire la riqualificazione, tenendo conto delle differenti realtà territoriali e delle disposizioni europee di riferimento.
  1. L’importanza della formazione continua
    • Il ruolo dell’architetto, per sua natura multidisciplinare, richiede nuove competenze e conoscenze trasversali che includano aspetti ambientali, culturali e sociali.
  1. La progettazione come fulcro strategico
    • Non basta applicare soluzioni tecniche (ad esempio, il “cappotto” termico); serve un progetto integrato, capace di includere il contesto urbano e paesaggistico, la salvaguardia del patrimonio culturale e la responsabilità sociale.
  1. La costruzione di reti e partnership
    • Gli interventi migliori nascono dalla condivisione e dallo scambio tra diverse professionalità (architetti, ingegneri, imprese, università, enti di ricerca e amministrazioni pubbliche).

L’evento si è quindi concluso con l’auspicio che le riflessioni e gli strumenti condivisi possano tradursi in azioni concrete sui territori, dando nuovo impulso alla figura dell’architetto come protagonista etico, culturale e tecnico della trasformazione sostenibile.

a cura di: Piero Luigi Carcerano
Presidente Commissione Comunicazione

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