Nel 2025, il settore Aerospazio & Difesa si conferma come il più performante, registrando un incremento del 36%, superando di gran lunga altri comparti. Seguono a distanza le Banche con un aumento del 27% e le Assicurazioni, che crescono del 15%.
Leonardo e il boom del digitale
L’indice Stoxx Aerospazio & Difesa ha ottenuto un progresso del 35% dall’inizio dell’anno, a confronto con il +9% dello Stoxx 600 globale. Tra le aziende di punta, Renk Group spicca con un incredibile +148%, mentre Leonardo si posiziona al quinto posto con un +84%.
Il successo dell’azienda italiana è legato alla sua strategia di sviluppo nel settore digitale, che ha assunto un ruolo centrale rispetto alla tradizionale produzione di armamenti. La società ha puntato fortemente su software e innovazione tecnologica, ritenendo che la difesa digitale sia oggi più efficace della protezione fisica tradizionale.
Il ruolo chiave della scienza
Il brillante risultato di Leonardo è attribuibile in gran parte al contributo di fisici e matematici, più che a figure provenienti dal mondo militare. Il titolo ha guadagnato oltre l’80% dall’inizio del 2025, dopo un aumento dell’85% nel 2024 e un incremento di sei volte negli ultimi tre anni, in concomitanza con l’invasione dell’Ucraina.
Le fondamenta di questa crescita risalgono al 2019, quando il CEO Alessandro Profumo chiamò Roberto Cingolani a ricoprire il ruolo di Chief Technology and Innovation Officer. Sotto la sua guida, Leonardo ha fondato i Leonardo Labs e, nel 2020, ha lanciato il supercomputer Davinci-1, in grado di eseguire 5 milioni di miliardi di operazioni al secondo.
Questo focus sulla ricerca ha portato alla creazione del Leonardo Hypercomputing Continuum, un’area di business strategica destinata a generare 230 milioni di euro aggiuntivi nei prossimi anni.
Un piano di crescita sostenibile
Leonardo ha affrontato la transizione digitale senza sacrificare la stabilità finanziaria. Il debito è stato ridotto e l’attenzione si è spostata su ricavi e redditività. Per il periodo 2025-2029, il piano industriale prevede:
- 118 miliardi di euro di ordini cumulati (+5,8% CAGR 2023-2029)
- 106 miliardi di euro di ricavi cumulati (+7% CAGR 2023-2029)
Secondo Enrico Coco, analista di Intermonte, queste previsioni sono prudenti e realistiche, con un ulteriore margine di crescita.
Difesa e settore civile
Le tecnologie sviluppate da Leonardo non sono destinate solo al settore militare. L’azienda fornisce anche servizi fondamentali per la protezione di infrastrutture critiche europee, come reti energetiche, telecomunicazioni e sorveglianza satellitare.
Il CEO Cingolani ha sottolineato che la crescita della società non dipenderà esclusivamente dall’aumento della spesa militare. Tuttavia, un incremento del budget per la difesa italiana dell’1% del PIL (circa 20 miliardi di euro) potrebbe portare a 5 miliardi di euro in ordini aggiuntivi.
Fusioni e collaborazioni nel settore della difesa
Il piano di sviluppo di Leonardo non esclude opportunità di crescita tramite alleanze e joint venture. Sebbene operazioni di fusione a livello societario siano improbabili, è sempre più concreta la possibilità di collaborazioni strategiche su scala internazionale.
Investire nella difesa: un ETF dedicato
Per chi vuole investire nel settore, WisdomTree ha recentemente lanciato un ETF dedicato alla difesa europea:
- ETF WisdomTree Europe Defence UCITS (Isin: IE0002Y8CX98)
- Replica la performance delle aziende europee del settore difesa, escluse quelle coinvolte in armi vietate dal diritto internazionale.
- Costo di gestione (TER): 0,40%
- Denominato in euro e senza distribuzione di dividendi
In sintesi, il settore difesa continua a crescere, spinto da innovazione, transizione digitale e nuove strategie di business. Leonardo si conferma come protagonista, con un modello di sviluppo che guarda oltre l’ambito militare, puntando su tecnologia e sicurezza integrata.
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