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SpaceX di Elon Musk: il lancio in diretta verso la ISS di Crew Dragon 2

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La navetta Crew Dragon 2 con 4 astronauti a bordo – Shane Kimbrough e Megan McArthur, l’astronauta giapponese Akihiko Hoshide e Thomas Pesquet dell’Agenzia spaziale europea – sta per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale segnando una nuova pietra miliare nella storia dell’astronautica.

La Nasa si affida dunque a una società privata, SpaceX, di Elon Musk, per staccarsi definitivamente dalla navicella spaziale russa Soyuz.

Terzo volo con equipaggio per SpaceX, mentre Luna e Marte si avvicinano. Il razzo Falcon 9, in partenza tra poche ore da Cape Canaveral (alle 5:49 orario locale).

Un programma commerciale e il primo riutilizzo di una navicella spaziale e del razzo Falcon 9 con una missione dell’equipaggio. Una volta a bordo della stazione, gli astronauti dell’equipaggio dedicheranno molto tempo alla scienza, in settori come la tecnologia medica, la salute umana e i materiali a beneficio della vita sulla Terra. La stazione spaziale è una piattaforma scientifica unica, che consente ai ricercatori di tutto il mondo di mettere i loro talenti al lavoro su esperimenti innovativi. Dispone di strumenti che monitorano il clima globale, i cambiamenti ambientali e i rischi naturali del nostro Pianeta.

Lo scorso 17 novembre 2020, SpaceX posò una nuova pietra miliare nelle missioni spaziali. La capsula Crew Dragon agganciò la Stazione Spaziale Internazionale contribuendo a portare nuovamente uomini nello spazio dall’epoca dello Space Shuttle. Un risultato che gli Stati Uniti accolsero come una vittoria clamorosa con scambi ironici tra il direttore dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, Dmitry Rogozin, e Musk. In quel momento la Russia si rese conto di non avere perso anche l’ultimo baluardo sul controllo dello Spazio.

Un evento, il primo volo operativo della Crew Dragon che agganciò il modulo Harmony della Stazione Spaziale, che assume dunque anche un significato politico, di rottura con la Russa. Un evento che vide tre americani e un giapponese partiti dopo una rigidissima quarantena incontrare i colleghi della missione Expedition 64 il comandante Sergey Ryzhikov, Sergey Kud-Sverchkov, entrambi russi, e l’americana Kathleen Rubins incaricata di aprire il portellone.

 

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