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Stelle cadenti 2024: come e dove vederle a luglio e agosto

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Non è soltanto la notte di San Lorenzo a portare le stelle cadenti. Ad agosto ci sono le Perseidi, mentre a luglio si possono osservare le Pegasidi, con il loro massimo splendore nella notte tra il 9 e il 10 luglio, e le Capricornidi, che raggiungono il picco tra l’11 e il 12 luglio. Questi nomi derivano dalle costellazioni verso cui bisogna guardare per vedere questi frammenti di comete: per le Pegasidi si tratta della 169/Neat, per le Capricornidi della Mrkos Pajdusakova e del pianetino Adonis. Tutte queste meteore lasciano dietro di sé una scia luminosa riconoscibile.

Le meteore possono essere osservate ogni notte serena dell’anno, ma è possibile vederne un numero maggiore durante gli incontri orbitali, quando c’è una maggiore quantità di polvere che entra nell’atmosfera terrestre. In tali occasioni si parla di sciami di meteore, con quello di agosto che è il più noto.

Per osservare le stelle cadenti non è necessario un telescopio; è sufficiente trovare un luogo buio e sperare che la Luna piena sia lontana. L’ideale è usare l’occhio nudo, che grazie alla sua visione panoramica naturale è perfetto per cogliere le improvvise scie luminose.

L’osservazione è possibile a qualsiasi ora, ma nella seconda parte della notte c’è un aumento dell’attività meteorica. Questo accade perché all’alba l’osservatore si trova sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, come se guardasse dal parabrezza di un’auto invece che dal lunotto posteriore.

Le Pegasidi sono visibili soprattutto nella notte tra il 9 e il 10 luglio. Il loro radiante si trova nella costellazione di Pegaso, visibile dalle 23 fino alle 4 del mattino. È utile che la Luna sia di bassa luminosità. Ci sono circa 5 meteore all’ora, con scie luminose rapide e ben visibili. La costellazione di Pegaso è visibile dall’Italia quasi allo zenit nelle ore che precedono la mezzanotte da luglio a dicembre.

Le Capricornidi si manifestano nella notte tra l’11 e il 12 luglio e sono visibili dalle 23 fino alle 3 del mattino. Queste meteore sono lente e luminose.

Le Perseidi sono causate dall’impatto con l’atmosfera delle polveri lasciate dai passaggi della cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862, il cui ultimo passaggio risale al 1992 e che ritorna ogni 135 anni circa. Bruciano nell’atmosfera, lasciando una scia nel cielo. Fu l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, nel XIX secolo, a collegare le meteore alla cometa. Questo fenomeno è ciclico e visibile ogni anno. I Romani lo interpretavano come una pioggia propizia inviata dal dio Priapo per fecondare la terra.

Il fenomeno si manifesta quando la Terra si avvicina al punto di incrocio tra la propria orbita e quella della cometa, immergendosi così nella nube di polveri lasciata dal passaggio della cometa attorno al Sole. Questi minuscoli frammenti di polvere, entrando nell’atmosfera terrestre a gran velocità, bruciano per attrito, creando nel cielo le tipiche scie luminose. Al massimo dell’attività, è possibile osservare fino a 100 meteore per ora. La massima concentrazione di meteore sarà visibile nella notte tra lunedì 12 agosto e martedì 13 agosto 2024, intorno alle 3:45 del mattino. Basta sdraiarsi a terra e guardare verso lo zenit, il punto centrale della volta celeste. Le meteore sono visibili in tutto il cielo, ma si notano meglio vicino alla costellazione di Perseo, situata a mezz’altezza a nord-est alla fine della notte.

La tradizione popolare collega questo fenomeno astrale al martirio di San Lorenzo, che venne bruciato nel 258, la cui ricorrenza si celebra proprio il 10 agosto. Le stelle cadenti ricordano le lacrime del santo e i carboni ardenti del suo martirio. La fama della notte di San Lorenzo è stata amplificata anche dalla poesia “X agosto” di Giovanni Pascoli, composta in memoria del padre Ruggero, assassinato il 10 agosto 1867. L’incipit recita: “San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla”.

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