Ci sono vari ambiti, in particolar modo quelli scientifici e quelli industriali, in cui determinati processi sono svolti nei laboratori e, come facilmente si può immaginare, la strumentazione che viene utilizzata deve essere di altissima qualità poiché deve garantire risultati precisi, affidabili e ripetibili (si ricorda a questo proposito che la ripetibilità è fondamentale in ambito scientifico poiché è alla base dell’affidabilità e della validità dei risultati sperimentali).
Essendo impossibile illustrare tutti gli utensili che si usano in questi ambienti, dato che sono particolarmente numerosi, come si può notare dal catalogo di strumentazione per il laboratorio AHSI, azienda leader nell’arredo tecnico, nella strumentazione da laboratorio e nell’assistenza tecnica relativa, ne vedremo di seguito solo alcuni tra i principali.
In particolare, saranno brevemente analizzati i citometri a flusso, i distillatori, i titolatori e gli incubatori ad anidride carbonica.
Citometri a flusso: analisi cellulare in tempi ridotti
I citometri a flusso sono strumenti utilizzati per l’analisi di un considerevole numero di cellule in tempi rapidi. Gli ambiti scientifici in cui li si utilizza sono la genetica e l’immunologia. Sono importanti anche per gli esperimenti compiuti nella ricerca sul cancro.
Grazie al citometro a flusso si ha la possibilità di ottenere dati importanti per i processi diagnostici e per la scelta dei trattamenti di varie condizioni patologiche.
Il funzionamento di un citometro a flusso può essere così riassunto: le cellule vengono fatte passare da un raggio laser che fa loro emettere segnali luminosi da cui si traggono varie informazioni che consentono agli operatori di individuare tipologie e sottotipologie cellulari.
Distillatori da laboratorio: apparecchiature dai molteplici utilizzi
I distillatori da laboratorio sono strumenti che sono utilizzati in numerosi ambiti poiché grazie a essi possono essere preparate diverse sostanze; si pensi, tanto per fare un semplice esempio, ai distillatori con i quali si producono le acque distillate, deionizzate e ultrapure. Si ricorda a questo proposito che la distillazione è un processo che consente di ottenere in modo selettivo determinate sostanze grazie alla separazione di un liquido dai soluti non volatili oppure tramite la separazione di due o più liquidi (in questo caso si sfrutta il loro diverso punto di ebollizione).
Altri utilizzi dei distillatori da laboratorio sono la distillazione a vapore di acidi volatili, alcol, fenoli, cianuro di idrogeno ecc. nonché l’analisi dell’azoto con il metodo Kjeldahl.
Titolatori: uno strumento per l’analisi quantitativa
Il titolatore è uno strumento che viene impiegato in biochimica, in chimica analitica, per i test di qualità industriale ecc. Grazie a esso si può stabilire con notevole precisione la concentrazione di una specifica sostanza in un campione analizzato.
I titolatori moderni hanno sostituito la titolazione manuale, decisamente più lenta e in cui i margini di errore erano piuttosto ampi. Quantificare con precisione determinate sostanze è indispensabile nell’ottica della riproducibilità dei risultati dei test. I titolatori sono spesso utilizzati in associazione ai distillatori.
Gli incubatori ad anidride carbonica (CO2): indispensabili per le colture cellulari e tissutali
L’incubatore a CO2 è impiegato per la crescita delle colture di cellule e tessuti, processi utilizzati in ambito biochimico e in quello dell’ingegneria tissutale. Si ricorre a questi sofisticati strumenti poiché per tali procedure sono necessarie specifiche condizioni atmosferiche.
Gli incubatori ad anidride carbonica consentono di simulare le condizioni fisiologiche indispensabili per lo sviluppo cellulare.
Comments