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Talenti senza confini | Le opportunità derivanti dall’inclusione dei rifugiati nel mondo del lavoro

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Il 20 marzo 2025, presso la sede di PwC Italia a Milano, si terrà l’evento “Talenti Senza Confini”. Questo incontro mira a promuovere l’inclusione e la valorizzazione dei talenti provenienti da diverse culture e background, sottolineando l’importanza della diversità nel contesto lavorativo.

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Durante l’evento, esperti del settore discuteranno di come le società benefit possano rappresentare un nuovo paradigma imprenditoriale, capace di coniugare obiettivi economici e impatto sociale positivo. Un documento di PwC evidenzia come tali imprese possano acquisire un vantaggio reputazionale operando in maniera responsabile e attrarre giovani talenti sensibili a questi temi.

La partecipazione a “Talenti Senza Confini” rappresenta un’opportunità per professionisti e aziende di confrontarsi su strategie innovative per creare ambienti di lavoro inclusivi e valorizzare le diversità culturali. L’evento sottolinea l’impegno di PwC nel promuovere pratiche aziendali sostenibili e responsabili, in linea con le esigenze di un mercato del lavoro sempre più attento all’inclusione e alla responsabilità sociale.

PROGRAMMA

Ore 10.00 – Accrediti

Ore 10.30 – Saluti istituzionali e introduzione lavori

Danilo Andriani, Partner Adivisory Private Leader e Cristian Celoria, Partner PwC

Ore 10.45 – Le skills che attraversano i confini

Riccardo Donelli, Partner PwC

Ore 11.15 – L’inclusione lavorativa: valorizzare la diversità, promuovere la dignità

Stefania Grea, Segretario Generale Fondazione Human Age Institute ETS by Manpower Group

Elena Atzeni, Integration Associate UNHCR, The UN Refugee Agency

Ore 11.45 – Corridoi lavorativi per rifugiati: un’opportunità per le aziende

Daniele Albanese, Head of EU Programs, Talent Beyond Boundaries

Alessandra Giannino, Unione Industriali Torino

Maurizio Laganà, Head of Candidate Operations and Delivery ManpowerGroup

Roberta Solinas, Head of Delivery Large Enterprise ManpowerGroup

Ore 12.15 – Rifugiati e mondo del lavoro – Testimonianze concrete

Dott.ssa Paola Iemmallo, Area Director People and Culture presso Hotel Principe Savoia
Dott. Giovanni Oldano, Dirigente Risorse Umane presso MATTIOLI
Dott. Stefano Vitale, Direttore Tecnico e Commerciale Agenzia Orafa Formativa E.G. Ghirardi
Ore 12.45 – Chiusura lavori e Take-away

Maggiori info: https://www.meetpwc.it/event/talentisenzaconfini

L’inclusione lavorativa dei rifugiati è vista non solo come un imperativo etico, ma anche come un’opportunità economica e sociale. In Italia, diverse organizzazioni e aziende hanno sviluppato progetti per favorire questo processo. Ad esempio, programmi come “Without Borders” di Randstad, attivo dal 2017, promuovono l’inserimento lavorativo di migranti e rifugiati, offrendo formazione linguistica, orientamento professionale e supporto psicologico. Dal 2022, questo progetto ha coinvolto oltre 1.780 rifugiati ucraini, di cui 570 hanno completato percorsi formativi e 240 hanno trovato lavoro. L’iniziativa è stata premiata dall’UNHCR con il riconoscimento “We Welcome” per il suo impatto sull’inclusione.
Un altro esempio è il programma “Welcome. Working for Refugee Integration” dell’UNHCR, che nel 2022 ha facilitato l’inserimento lavorativo di quasi 9.300 rifugiati in Italia, coinvolgendo 167 aziende. In cinque anni, sono stati attivati 22.000 percorsi professionali, dimostrando come i rifugiati portino talenti e competenze che rispondono alle esigenze del mercato, come la carenza di personale e il mismatching lavorativo. Studi e dati sottolineano che l’occupazione dei rifugiati può raggiungere tassi significativi (fino al 78% in alcuni contesti europei), contribuendo alla crescita economica e alla sostenibilità del welfare.
 
I benefici dell’inclusione lavorativa includono:
  • Per i rifugiati: autonomia economica, senso di appartenenza e integrazione sociale.
  • Per le aziende: accesso a nuovi talenti, innovazione grazie alla diversità culturale e miglioramento della reputazione.
  • Per la società: riduzione dei costi assistenziali e arricchimento del tessuto economico e culturale.
Tuttavia, persistono sfide come barriere burocratiche, pregiudizi sociali e lacune linguistiche. Progetti come quelli citati affrontano queste difficoltà con formazione mirata e sensibilizzazione, mostrando che i “talenti senza confini” possono trasformare una sfida in un’opportunità concreta.

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