Tendenze Design 2026: Le Visioni del Salone del Mobile 2025
Il Salone del Mobile 2025, tenutosi dall’8 al 13 aprile presso Fiera Milano Rho, ha confermato il suo ruolo di epicentro globale del design, offrendo una panoramica straordinaria sulle tendenze che definiranno l’arredamento e l’interior design nel 2026. Con oltre 2.000 espositori provenienti da 37 paesi e un’edizione sold-out, la 63ª edizione della manifestazione ha celebrato l’innovazione, la sostenibilità e l’intelligenza emotiva sotto il tema “Thought for Humans”. Quest’anno, il ritorno della biennale Euroluce e la presenza di ospiti illustri come Paolo Sorrentino, Robert Wilson e Pierre-Yves Rochon hanno arricchito l’evento, trasformandolo in un laboratorio culturale e creativo. Attraverso installazioni immersive, materiali innovativi e un’estetica che abbraccia l’umanità, il Salone ha delineato un futuro del design che è al tempo stesso audace, personale e profondamente connesso.
Ecco le principali tendenze emerse per il 2026, che promettono di ridefinire il nostro modo di abitare.
1. Espressività Materica: Superfici che Raccontano
Il design del 2026 abbandona il minimalismo essenziale per abbracciare una nuova espressività materica. Le superfici non sono più solo elementi funzionali, ma diventano protagoniste che sollecitano il tatto e la vista. Materiali come il legno naturale, il cemento grezzo, il metallo ossidato e la ceramica opaca dominano gli stand, spesso combinati in modi inaspettati.
Il brutalismo, con la sua forza scultorea, fa un ritorno trionfale: marmi spezzati, cemento a vista e ferro vivo creano ambienti che celebrano la “raffinada imperfezione”. Studio Pepe, ad esempio, ha presentato per Archiproducts texture che evocano paesaggi selvaggi, con pattern animalier e riferimenti tribali che trasformano il trend “desert” in un più audace “safari”.
Questa tendenza riflette un desiderio di autenticità, dove ogni superficie racconta una storia, invitando a un’esperienza multisensoriale.
2. Forme Morbide e Organiche: Addio agli Spigoli
Le curve continuano a dominare la scena, consolidando una tendenza già emersa negli ultimi anni. Divani, poltrone, tavoli e persino complementi d’arredo abbandonano linee rette e angoli netti in favore di forme morbide e avvolgenti, che evocano comfort e accoglienza.
Il divano Alma di Talenti, con angoli stondati e una struttura organica sollevata da sottili piedini, incarna perfettamente questa estetica.
Allo stesso modo, il divano modulare Astoria di Egoitaliano, con la sua imbottitura che simula la leggerezza della piuma, eleva l’ergonomia a un livello superiore, grazie a cuscini poggiareni sfoderabili e tessuti innovativi come il velluto cinigliato Dubai.
Questa preferenza per le forme fluide risponde a un bisogno di creare spazi domestici che siano rifugi emotivi, in netto contrasto con il rigore geometrico del passato.
3. Colori Audaci e Palette Emotive
La palette cromatica del 2026 è un’esplosione di personalità.
Se il cerulean blue si conferma come colore protagonista per la sua raffinatezza magnetica, soprattutto su superfici lisce e opache, nuove tonalità come paprika, bordeaux e verde bottiglia guadagnano terreno, portando calore e profondità agli interni.
Il lime, onnipresente al Fuorisalone 2024, sembra invece in declino, suggerendo un passaggio verso colori più sofisticati.
Desalto ha catturato l’attenzione con combinazioni audaci di blu, arancio e verde, dimostrando come le geometrie complesse possano esaltare l’impatto visivo dei colori.
Questa tendenza cromatica riflette un desiderio di distinguersi senza eccessi, creando ambienti che parlano di identità e carattere.
4. Sostenibilità e Innovazione Tecnologica
La sostenibilità rimane un pilastro centrale del design, con un focus sull’integrazione di materiali riciclati e tecnologie avanzate.
Il divano Astoria di Egoitaliano utilizza imbottiture derivate dal riciclo di bottiglie di plastica.
Euroluce 2025 ha posto l’accento su sistemi di illuminazione intelligenti e design biofilico. Il forum “The Euroluce International Lighting Forum”, ha esplorato il futuro del lighting design con figure come Stefano Mancuso e Marjan van Aubel, sottolineando l’importanza della luce come elemento estetico ed emotivo.
Questa convergenza tra tecnologia e natura definirà gli spazi del 2026.
5. Playful Living: Gioco e Ironia
Il “playful living” evolve nel 2026 verso una forma più sottile e sofisticata.
Il gioco si manifesta in dettagli sorprendenti: specchi che distorcono, poltrone di peluche, o elementi come calciobalilla e tavoli da ping pong rivisitati.
Il sistema modulare Rebus di Francesco Rota per Desalto, ispirato ai videogiochi, permette infinite configurazioni, incarnando un approccio creativo e personalizzabile.
Questa tendenza rompe la monotonia attraverso tocchi di ironia e leggerezza.
6. Ritorno al Radical Design
Il Salone 2025 ha segnato un ritorno al Radical Design, con omaggi al Movimento Memphis e a figure come Ettore Sottsass.
Il tavolo Venezia di Memphis ha ricordato l’audacia del design anticonvenzionale.
L’installazione “La dolce attesa” di Paolo Sorrentino ha incarnato questa visione, usando il design per esplorare emozioni complesse.
7. Modularità e Flessibilità
La modularità è un tema chiave per il 2026.
La mensola porta TV Shiro di Tomasella offre molteplici configurazioni.
Il sistema No-Wall House di Caccaro integra boiserie, porte e arredi in un’unica struttura, trasformando l’arredo in architettura.
Questa flessibilità risponde alle esigenze di uno stile di vita fluido e dinamico.
8. Luce come Protagonista Emotiva
Con il ritorno di Euroluce, la luce si afferma come protagonista non solo funzionale ma anche emotiva.
L’installazione “Villa Héritage” di Pierre-Yves Rochon ha esplorato l’interazione tra luce e materiali.
Allo stesso modo, “Mother” di Robert Wilson al Castello Sforzesco ha usato la luce in dialogo con la musica di Arvo Pärt, per amplificare la spiritualità.
La luce diventa così mezzo di trasformazione e benessere.
9. Connessioni Culturali e Interdisciplinari
Il tema “Mondi Connessi” del Fuorisalone 2025 ha promosso un design che unisce culture, discipline e tecnologie.
La campagna “Thought for Humans”, firmata da Bill Durgin, ha celebrato il design come strumento per migliorare la qualità della vita.
Talk e tavole rotonde curate da Annalisa Rosso, con ospiti come Lesley Lokko, hanno esplorato il ruolo del design nel creare dialoghi interculturali.
Questa visione sarà fondamentale nel 2026.
Il Salone del Mobile 2025 ha tracciato una roadmap chiara per il design del 2026: un futuro in cui l’estetica si intreccia con l’emozione, la sostenibilità con l’innovazione, e la funzionalità con la creatività.
Dalle forme morbide ai colori audaci, dai materiali materici alla luce come protagonista, le tendenze emerse riflettono un desiderio di creare spazi che raccontino storie, suscitino emozioni e celebrino l’umanità.
Con il suo mix di sperimentazione e tradizione, il Salone continua a essere il faro del design globale, indicando la via verso un abitare più consapevole e ispirato.