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Terrapiattisti: come mai alcuni credono che la Terra sia piatta?

Nonostante secoli di prove scientifiche a sostegno della sfericità della Terra, esiste ancora un numero significativo di persone che credono nella teoria della Terra piatta. Questo fenomeno, spesso etichettato come “terrapiattismo”, suscita curiosità e preoccupazione all’interno della comunità scientifica e del pubblico in generale. In questo articolo, esploreremo le ragioni alla base di questa credenza, analizzando le influenze psicologiche, sociali e culturali che contribuiscono alla sua persistenza.

Radici Storiche della Teoria della Terra Piatta

La credenza che la Terra sia piatta ha radici antiche, risalenti alle prime civiltà umane. Tuttavia, già dall’antichità, filosofi e scienziati come Pitagora e Aristotele avevano avanzato prove della sfericità della Terra. Con l’avvento dell’era moderna e le esplorazioni globali, le prove empiriche della sfericità del pianeta sono diventate incontrovertibili. Nonostante ciò, la teoria della Terra piatta non è mai scomparsa del tutto.

Fattori Psicologici

  1. Cognizione e Percezione: Molti terrapiattisti basano le loro credenze su ciò che percepiscono direttamente. A livello visivo, la Terra appare piatta a chiunque non abbia accesso a osservazioni scientifiche dettagliate, come quelle fornite dalle immagini satellitari o dalle osservazioni astronomiche.
  2. Bias di Conferma: Gli esseri umani tendono a cercare informazioni che confermano le loro credenze preesistenti e a ignorare quelle che le contraddicono. Questo fenomeno, noto come bias di conferma, è particolarmente forte tra i terrapiattisti, che spesso si isolano in comunità virtuali dove le loro convinzioni sono rafforzate da altri membri.

Fattori Sociali e Culturali

  1. Sfida all’Autorità: In molte società, esiste una sfiducia crescente nei confronti delle istituzioni e delle autorità scientifiche. I terrapiattisti spesso vedono la loro credenza come una forma di ribellione contro un’elite scientifica percepita come corrotta o manipolatoria.
  2. Comunità e Identità: La teoria della Terra piatta offre un senso di appartenenza e identità a coloro che ne fanno parte. Le comunità terrapiattiste, soprattutto online, forniscono un forte supporto sociale e una piattaforma per condividere e rafforzare le proprie credenze.

La Diffusione della Disinformazione

L’avvento di internet ha facilitato la diffusione di teorie del complotto e disinformazione. I social media, in particolare, hanno amplificato la portata di queste credenze, permettendo ai terrapiattisti di raggiungere un pubblico più ampio e di organizzarsi più efficacemente. Algoritmi di raccomandazione spesso promuovono contenuti sensazionalistici, contribuendo ulteriormente alla visibilità delle teorie della Terra piatta.

Implicazioni Educative

L’esistenza di un numero significativo di terrapiattisti solleva importanti questioni educative. È evidente che il semplice fornire informazioni scientifiche non è sufficiente. È necessario un approccio educativo che sviluppi il pensiero critico, la comprensione del metodo scientifico e la capacità di valutare le fonti di informazione.

PER APPROFONDIRE

Chi ha misurato per primo la sfericità della Terra? 

La sfericità della Terra fu misurata per la prima volta in modo accurato dall’antico matematico e astronomo greco Eratostene di Cirene nel III secolo a.C.

Eratostene e la Misurazione della Sfericità della Terra

Biografia di Eratostene

Eratostene di Cirene (circa 276-194 a.C.) era un matematico, geografo, astronomo e poeta greco. Fu il capo bibliotecario della famosa Biblioteca di Alessandria, una delle istituzioni culturali e scientifiche più importanti del mondo antico.

Metodo di Eratostene

Eratostene usò un metodo ingegnoso basato sull’osservazione delle ombre proiettate dal sole in due città diverse, Alessandria e Siene (oggi Assuan), situate circa sullo stesso meridiano.

  1. Osservazioni a Siene:
    • A mezzogiorno del solstizio d’estate, il sole era direttamente sopra la città di Siene, come dimostrato dal fatto che gli oggetti verticali non proiettavano ombra e che la luce del sole illuminava il fondo di un pozzo profondo.
  2. Osservazioni ad Alessandria:
    • Nello stesso momento ad Alessandria, Eratostene misurò l’angolo dell’ombra proiettata da un obelisco. Trovò che l’angolo era di circa 7,2 gradi (un cinquantesimo di un cerchio completo).

Calcolo della Circonferenza

Eratostene sapeva che la distanza tra Alessandria e Siene era di circa 5.000 stadi (circa 800 chilometri). Usando la proporzione tra l’angolo misurato e l’intera circonferenza della Terra, calcolò la circonferenza del pianeta.

 

Da questa proporzione, calcolò la circonferenza della Terra:

Convertendo i 250.000 stadi in unità moderne, la misura di Eratostene è molto vicina alla circonferenza reale della Terra, che è circa 40.075 chilometri.

Significato Storico

L’accuratezza del metodo di Eratostene è sorprendente, considerando i limiti tecnologici dell’epoca. La sua misura rimase una delle stime più accurate della circonferenza della Terra per molti secoli e rappresenta un esempio notevole di come l’osservazione empirica e il ragionamento matematico possano essere combinati per scoprire verità fondamentali sul nostro mondo.

 

Davvero nel medioevo si credeva che la Terra fosse piatta?

Contrariamente a un comune malinteso, la maggior parte degli studiosi medievali non credeva che la Terra fosse piatta. Questa idea è in gran parte un mito moderno, derivato da una visione distorta del Medioevo come un’epoca oscura e ignorante. In realtà, durante il Medioevo, l’idea della Terra sferica era ben consolidata tra gli intellettuali europei.

 

La Conoscenza della Sfericità della Terra nel Medioevo

Fonti Classiche

La sfericità della Terra era già nota agli antichi Greci e Romani. Opere di Aristotele, come “De Caelo”, e di Tolomeo, come l'”Almagesto”, fornivano prove e argomentazioni a favore della Terra sferica. Questi testi furono ampiamente copiati, studiati e commentati durante il Medioevo.

Studiosi Medievali

  1. Isidoro di Siviglia (560-636 d.C.):
    • Nella sua opera “Etymologiae”, Isidoro descrive la Terra come una sfera.
  2. Beda il Venerabile (672-735 d.C.):
    • Nel suo libro “De Natura Rerum”, Beda discute la sfericità della Terra e usa il concetto per spiegare fenomeni come la variazione della durata del giorno e della notte.
  3. Tommaso d’Aquino (1225-1274 d.C.):
    • Il famoso teologo e filosofo medievale accettò e utilizzò ampiamente il modello sferico della Terra nei suoi scritti.
  4. Dante Alighieri (1265-1321 d.C.):
    • Nel suo poema “La Divina Commedia”, Dante descrive l’Inferno come una cavità all’interno della Terra sferica e il Purgatorio come una montagna situata su un emisfero opposto.

Prove e Ragioni

Gli studiosi medievali avevano diverse prove a sostegno della sfericità della Terra:

  1. Osservazioni Astronomiche: L’osservazione della curvatura dell’ombra terrestre sulla Luna durante le eclissi lunari forniva una prova evidente della sfericità della Terra.
  2. Navigazione e Geografia: Viaggiatori e marinai medievali sapevano che spostandosi verso nord o verso sud le stelle visibili cambiavano, il che era coerente con un mondo sferico.
  3. Prove Filosofiche e Matematiche: La tradizione filosofica e matematica ereditata dagli antichi Greci era ben conosciuta e rispettata dagli intellettuali medievali.

Il Mito della Terra Piatta

Il mito che la gente del Medioevo credesse in una Terra piatta fu diffuso nel XIX secolo, in parte per screditare la Chiesa e dipingere il Medioevo come un’epoca di ignoranza. Autori come Washington Irving e John William Draper contribuirono a perpetuare questa falsità nei loro scritti.