Gravita Zero: comunicazione scientifica e istituzionale

The Lancet attacca Trump: “Minaccia per la salute pubblica globale”

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La rivista segnala un’aggressione alla comunità scientifica internazionale. In precedenza, anche le pubblicazioni Nature e Science avevano messo in guardia sugli effetti dei tagli entrati in vigore il 28 gennaio.

La prestigiosa rivista scientifica The Lancet critica apertamente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, definendo le sue politiche un “attacco alla salute americana e globale”. In un editoriale, la rivista analizza il discorso di insediamento e i primi decreti presidenziali, evidenziando i possibili effetti negativi sulle politiche sanitarie e sulla comunità scientifica.

Secondo The Lancet, le azioni di Trump non rappresentano una semplice riorganizzazione delle priorità degli Stati Uniti, ma costituiscono un intervento drastico e dannoso per la salute pubblica. Inoltre, la rivista denuncia le limitazioni imposte alla ricerca scientifica, incluse restrizioni alla libertà di espressione e al linguaggio utilizzabile in ambito accademico.

L’editoriale invita altre riviste scientifiche e istituzioni sanitarie a prendere posizione senza esitazioni, sottolineando che il timore di criticare la nuova amministrazione sarebbe un errore. Il clima generato dalle scelte di Trump è descritto come caratterizzato da caos, divisioni e incertezza, ma secondo The Lancet la comunità scientifica deve reagire con determinazione.

Parallelamente, il governo statunitense ha interrotto la pubblicazione dei dati sulla nuova mutazione del virus dell’aviaria, sollevando preoccupazioni sulla trasparenza nella gestione della ricerca medica e della sorveglianza epidemiologica. Il National Institutes of Health ha annunciato tagli per miliardi di dollari nei finanziamenti alla ricerca, giustificati dall’amministrazione con la necessità di controllare la spesa pubblica. Le misure colpiscono in particolare i fondi destinati alla diversità, all’inclusione e agli studi sul cambiamento climatico, oltre ai progetti di ricerca internazionali.

Anche le riviste Nature e Science hanno denunciato le gravi conseguenze di questi tagli, che stanno già portando università e istituti di ricerca a sospendere viaggi, progetti e acquisti di attrezzature. La comunità accademica è inoltre preoccupata per le restrizioni alla comunicazione imposte ai ricercatori, che ostacolano la collaborazione scientifica e la diffusione delle informazioni necessarie al progresso della ricerca.

Un’altra decisione controversa di Trump è stata la seconda uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo il ritiro già avvenuto nel 2020 e successivamente revocato dal presidente Joe Biden nel 2021.

Infine, si ipotizzano licenziamenti di massa nel settore sanitario federale, con possibili tagli alla Food and Drug Administration (FDA) e ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). La Casa Bianca ha smentito ufficialmente la notizia, ma fonti del Wall Street Journal indicano che un ordine esecutivo in tal senso potrebbe essere imminente.

I licenziamenti rientrerebbero in un più ampio piano di riduzione del personale nelle agenzie federali, ispirato dalle proposte di Elon Musk tramite il suo Department of Government Efficiency (DOGE). La sospensione dei finanziamenti a progetti umanitari dell’agenzia Usaid potrebbe avere ripercussioni anche su numerose ONG italiane, che dipendono da questi fondi.