di Claudio Pasqua – direttore ADI – Agenzia Digitale Italiana
L’anno scorso a Torino è stato avviato il progetto Città dell’Aerospazio, un’iniziativa che prevede un investimento di 1,3 miliardi di euro e il cui completamento è previsto per il 2028.
L’obiettivo principale è creare un ambiente collaborativo che integri università, industria, incubatori e piccole medie imprese del settore aerospaziale per sviluppare 12 iniziative tra pubbliche e private legate all’esplorazione spaziale.
Tra questi progetti si trova anche Exomars, un programma dedicato alla ricerca su Marte che è stato ripreso dopo una pausa causata da difficoltà diplomatiche con la Russia.
Oggi, durante una conferenza tenuta a Torino con partecipanti del ministero degli Esteri, tra cui addetti scientifici e spaziali e esperti agricoli, ha parlato Fulvia Quagliotti, presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte e professore di Meccanica del Volo al Politecnico di Torino. Quagliotti ha evidenziato l’importante tradizione aerospaziale del Piemonte, che vanta oltre un secolo di storia, iniziando con il primo volo di un aereo completamente costruito in Italia nel 1909. L’area che ora ospita la futura Città dell’Aerospazio è stata precedentemente sede delle Officine Pomilio, che nel 1915 producevano 150 aeroplani al mese, gettando le basi per la creazione della Fiat Aviazione e successivamente di aziende come Thales Alenia Space e Altec.
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