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Torino-Lione: Bussoleno si candida come nodo per la Stazione Internazionale

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La Torino-Lione è uno dei grandi progetti infrastrutturali europei che promettono di rivoluzionare i collegamenti tra Italia e Francia, con la stazione internazionale lato Italia al centro del dibattito. Due località si contendono il ruolo di nodo strategico: Susa e Bussoleno.

Su Quotidiano Piemontese è stata oggi pubblicata l’intervista al Sindaco di Bussoleno Antonella Zoggia che dimostra come studi e ricerche confermino Bussoleno come migliore sito da scegliere per una stazione di questa importanza.

Per chi volesse leggere l’intervista integrale, questa è consultabile a questo link:  Torino-Lione: Zoggia “Bussoleno è la chiave per la Stazione Internazionale lato Italia” 

Nonostante uno studio indipendente evidenzi con chiarezza i vantaggi di Bussoleno, la scelta sembra ancora orientata verso Susa, una decisione che affonda le radici più in motivazioni politiche che tecniche. Eppure, i numeri parlano chiaro: optare per Bussoleno comporterebbe un risparmio di 1,9 miliardi di euro, oltre a benefici ambientali e un impulso al turismo per la Valle di Susa.

Per approfondire la questione, Quotidiano Piemontese ha raccolto le riflessioni del Sindaco di Bussoleno, Antonella Zoggia, che da tempo sostiene con forza la candidatura del suo comune, supportata da studi e dati tecnici.

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La decisione di collocare la stazione internazionale a Susa risale al 2010, in un contesto in cui Bussoleno, secondo quanto riferito dal Sindaco Zoggia, non era stata presa in considerazione a causa dell’opposizione delle amministrazioni locali dell’epoca.

Il Sindaco ha spiegato che la preferenza per Susa si basa principalmente sul suo valore storico e simbolico, nonostante gli studi più recenti dimostrino che Bussoleno offra vantaggi tecnici ed economici superiori.

In particolare, ha sottolineato come la scelta di Susa comprometta la possibilità di un interscambio con la linea storica del Fréjus, fondamentale per collegare l’Alta Valle di Susa, mentre Bussoleno consentirebbe di integrare la nuova linea ad alta velocità con l’infrastruttura esistente.

Secondo Zoggia, questa mancanza di connessione diretta con la linea storica rende poco comprensibile la decisione di abbandonare un’opzione come Bussoleno, che già dispone di una stazione perfettamente funzionale.

Il nodo della questione non è solo tecnico, ma anche economico. Il Sindaco ha evidenziato che spostare la stazione a Bussoleno permetterebbe un risparmio immediato di circa 100 milioni di euro, con una proiezione a lungo termine che arriva fino a 1,9 miliardi, evitando interventi costosi come la costruzione del tunnel dell’Orsiera.

Questi fondi, ha suggerito, potrebbero essere reinvestiti nella valle per migliorare infrastrutture turistiche o i trasporti locali, rappresentando un’opportunità di crescita senza sprechi.

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I vantaggi per l’Alta Valle di Susa

Bussoleno, noto storicamente come “il paese dei treni”, è già un nodo ferroviario strategico, collegato alla linea Torino-Modane che serve località come Oulx e Bardonecchia.

Zoggia ha sostenuto che scegliere Bussoleno per la stazione internazionale significherebbe rendere più semplice e veloce per i viaggiatori raggiungere le mete turistiche dell’Alta Valle, senza la necessità di trasferimenti complessi.

Al contrario, con la stazione a Susa, i comuni dell’Alta Valle sarebbero accessibili solo tramite mezzi su strada, costringendo i passeggeri a cambiare modalità di trasporto e andando contro gli obiettivi di decarbonizzazioneperseguiti a livello europeo e nazionale.

Il Sindaco ha poi messo in luce l’importanza strategica di mantenere un collegamento diretto tra la nuova linea ad alta velocità e la linea storica del Fréjus.

Bussoleno, ha argomentato, è l’unico punto in grado di garantire questa integrazione, preservando il ruolo della vecchia infrastruttura come arteria per le località turistiche.

Questa soluzione, secondo Zoggia, offre flessibilità: consentirebbe di valutare la risposta del mercato prima di investire in una nuova stazione a Susa, senza precludere future espansioni se i flussi di viaggiatori lo giustificassero.

Un’opportunità di rilancio per Bussoleno

Dal punto di vista locale, Zoggia ha enfatizzato i benefici diretti che la stazione porterebbe a Bussoleno.

Il comune vanta un passato da polo ferroviario e dispone di aree dismesse, come l’ex scalo merci di RFI, che potrebbero essere riqualificate per ospitare la nuova infrastruttura.

Questo approccio, ha aggiunto, eviterebbe il consumo di suolo nella piana di Susa e darebbe nuova vita a un’area abbandonata, contribuendo a risanare almeno in parte il danno subito da Bussoleno negli anni Ottanta, quando la chiusura dello scalo merci a favore di Orbassano segnò un duro colpo per l’economia locale.

La stazione internazionale, ha concluso, potrebbe trasformare Bussoleno in un hub moderno, con ricadute positive sull’intera valle.


Prospettive internazionali e sostenibilità ambientale

Un altro aspetto cruciale sollevato dal Sindaco è la possibilità di sviluppare servizi internazionali a media velocità.

Zoggia ha spiegato che una fermata evoluta a Bussoleno potrebbe collegare direttamente la Maurienne all’aeroporto di Caselle, compensando la perdita di connessioni dirette verso la Francia.

Ha citato i contatti con amministratori transfrontalieri del Briançonnais e della Maurienne, i quali hanno più volte ribadito la necessità di mantenere operativa la linea storica per evitare l’isolamento delle loro comunità.

Questa visione, ha precisato, è in linea con lo studio COTECH, che promuove il riutilizzo della linea storica come priorità strategica, finalmente riconosciuta anche a livello politico.


Sul fronte ambientale, Zoggia ha sostenuto che una stazione a Bussoleno ridurrebbe il traffico su strada e le emissioni di carbonio, offrendo un’alternativa ecologica ai viaggi in auto verso destinazioni come Torino, Modane e Bardonecchia.

La vicinanza di Bussoleno a queste località, ha aggiunto, renderebbe il treno una scelta più attraente, contribuendo a diminuire l’uso dei veicoli privati e, di conseguenza, l’impatto ambientale.


Una scelta di buon senso

Bussoleno rappresenta una soluzione che unisce praticità, risparmio e sviluppo: è questa la conclusione che emerge dai dati!

La stazione trasformerebbe la Media e l’Alta Valle in una destinazione turistica più accessibile, darebbe una spinta economica alla zona e valorizzerebbe il ruolo naturale di Bussoleno come hub ferroviario.

Per concretizzare questa visione servirebbe un lavoro di squadra tra Ministero, Regione, Unioni Montane e Comuni, oltre a un piano efficace per promuovere i nuovi collegamenti.

Si tratterebbe di un’opportunità imperdibile per la valle.

Cosa fa la Regione Piemonte?

La Regione Piemonte ha mostrato apertura alle proposte di Bussoleno, avviando un dialogo con i comuni coinvolti attraverso una conferenza di servizi.

Tuttavia, la scelta definitiva è ancora sospesa, con il rischio che motivazioni politiche prevalgano su dati tecnici.

Gli studi indipendenti, come quello di META srl allegato all’intervista, rafforzano la posizione di Bussoleno, evidenziando non solo il risparmio economico, ma anche i vantaggi logistici e ambientali.

Optare per Susa, invece, comporterebbe costi pubblici sensibilmente più alti e una minore integrazione con le infrastrutture esistenti, con il rischio di penalizzare l’Alta Valle e il turismo.

ALLEGATI 

Opzioni Strategiche di Localizzazione della nuova stazione AV
Studio Programmatico 

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