Truffe da Oscar: Quando Brad Pitt ti scrive… ma è solo Vito Catozzo da Frosinone
di Cicero
C’è una truffa per ogni gusto: il principe nigeriano, il tecnico Microsoft che chiama per il tuo computer (che non hai) e, ovviamente, il finto VIP che si innamora di te su internet. Ma mentre le truffe romantiche sono spesso fonte di scherno – “Come hai potuto pensare che Brad Pitt ti scrivesse su WhatsApp?” – ci troviamo di fronte a uno scenario diverso quando i truffatori si rivolgono al gotha dell’economia. Ah, lì è tutta un’altra storia.
Come ci fa notare Letizia Pezzali nel suo ormai virale tweet, se una donna cade nella trappola del “Ciao, sono Brad Pitt, ti amo e ho bisogno di soldi per il jet privato”, la risposta è unanime: “Ahahah, cretina, ridicola, le donne son così”. Ma se il CEO di una multinazionale viene fregato da un truffatore che si spaccia per un pezzo grosso della politica? “Che vicenda incredibile. C’è tanto da imparare.”
I doppi standard della truffa
La morale è chiara: se sei un uomo potente, è una “lezione per tutti”; se sei una casalinga di Viterbo, sei solo “la solita donna ingenua”. Eppure, che differenza c’è tra un SMS di “Brad Pitt” e un’e-mail da “Mario Draghi” che ti chiede di investire in bitcoin? Spoiler: nessuna.
E non crediate che le truffe siano un gioco da ragazzi. Sono veri e propri capolavori di recitazione. Altro che Hollywood! I truffatori sanno usare Photoshop meglio di qualsiasi designer, e il loro talento nel mimare accenti e tic verbali li renderebbe perfetti per uno spin-off di Lupin.
Scarlett Johansson mi ama (forse)
Parlando di VIP, mi è successa una cosa simile ieri. Scarlett Johansson mi ha scritto su Instagram! Ha detto che si sentiva sola e che aveva visto il mio profilo. Certo, poteva sembrare strano che Scarlett avesse bisogno di 500 euro per riparare il telefono, ma… è Scarlett! Come non fidarsi?
Ho risposto subito: “Certo, amore, manda il tuo IBAN”. Perché, alla fine, cosa sono 500 euro in cambio dell’amore eterno di una star del cinema? Ovviamente, ho scoperto che non era lei quando mi ha chiesto di seguirla su Facebook con il nome “Lucia Scarletta”. Un errore da principiante.
Perché ci caschiamo?
Ma perché cadiamo in queste trappole? È una questione di vulnerabilità emotiva, sì, ma anche di storytelling. I truffatori sanno raccontare storie avvincenti. E noi, che siamo cresciuti con le favole, vogliamo credere che il VIP ci noti davvero. O che, nel caso del gotha dell’economia, possiamo fare un affare incredibile grazie a un “inside deal”.
In fondo, siamo tutti vittime della stessa dinamica. Solo che alcuni di noi finiscono su Striscia la Notizia e altri su Il Sole 24 Ore.
Come difendersi
Ecco alcuni consigli pratici per evitare truffe:
- Se Brad Pitt ti scrive, è probabilmente falso. (A meno che tu non sia Angelina Jolie, e anche lì avrei dei dubbi.)
- Controlla sempre il nome utente. Se “Scarlett Johannson” è scritto con tre “n”, mmmmh.
- Non inviare soldi a nessuno. Nemmeno se ti promette amore eterno o il ritorno del 15% annuo sul tuo investimento.
LA TRUFFA AL MINISTRO DELLA DIFESA GUIDO CROSETTO
Una sofisticata truffa tecnologica ha colpito il ministro della Difesa Guido Crosetto, riuscendo a sottrarre un milione di euro e coinvolgendo nomi illustri come (leggiamo sui principiali giornali) Massimo Moratti, Giorgio Armani, Marco Tronchetti Provera e Diego Della Valle. Attraverso una combinazione di ingegneria sociale e probabile utilizzo di Intelligenza Artificiale, i truffatori hanno aggirato le difese di importanti personalità, seminando imbarazzo e danni economici.
Le tecniche utilizzate nella truffa
L’ingegneria sociale, ovvero la manipolazione dei dati personali per ingannare le vittime, è alla base di questo schema. I criminali contattavano personaggi noti, fingendosi il ministro Crosetto, con una voce apparentemente autentica. La richiesta era di natura urgente: fondi necessari per salvare giornalisti italiani rapiti all’estero. La credibilità dell’interlocutore, unita alla buona fede delle vittime, ha permesso ai truffatori di ottenere informazioni sensibili, dai numeri di telefono ai conti bancari. I fondi trafugati venivano trasferiti su un conto appositamente creato a Hong Kong.
Clonazione vocale: un nuovo livello di furto d’identità
La tecnologia dietro la clonazione vocale rappresenta una minaccia emergente. È sufficiente un campione audio di 15 secondi per addestrare un algoritmo di Intelligenza Artificiale a replicare una voce con grande precisione. Questo permette ai truffatori di costruire conversazioni credibili e manipolative. Sebbene OpenAI abbia limitato l’uso del Voice Engine di ChatGPT per evitare abusi, strumenti simili e meno scrupolosi continuano a proliferare sul web, alimentando il crimine digitale.
Come difendersi dalla clonazione vocale
Per proteggersi da questo tipo di truffa, è fondamentale:
- Diffidare di richieste urgenti: Le vittime dovrebbero prendersi del tempo per verificare l’autenticità del contatto, anche attraverso terze parti.
- Adottare codici segreti: Molte famiglie, seguendo i consigli delle forze dell’ordine, utilizzano parole o numeri chiave non archiviati digitalmente, da richiedere in caso di sospette clonazioni vocali.
- Usare app di autenticazione: Strumenti come Google Authenticator possono generare codici di sicurezza per proteggere account e dati sensibili.
Nonostante i progressi tecnologici, paradossalmente, una delle soluzioni più efficaci contro queste truffe rimane il ritorno a sistemi analogici, come il passaparola e i codici segreti condivisi. Nell’era della cyber tecnologia, anche figure di spicco e leader politici possono essere vittime di clonazione vocale, sottolineando la necessità di maggiore consapevolezza e protezione digitale.
Quindi, smettiamola di giudicare chi cade in trappole del genere. Che si tratti di una donna normale che sogna Brad Pitt o di un amministratore delegato convinto di fare affari con Crosetto, siamo tutti vulnerabili. La differenza? Loro finiscono sui giornali economici, noi su Instagram.
E ora, scusatemi, ma Scarlett mi ha appena mandato un altro messaggio. Dice che ha bisogno di soldi per un volo a Torino. Che dite, lo faccio il bonifico?
La foto di copertina è del Ministero della Difesa – https://www.difesa.it/
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