Il grado di approvazione di Trump al 24 aprile 2025 si attesta intorno al 40%, secondo recenti sondaggi, con alcune variazioni tra diverse fonti. È il peggior risultato di tutti i tempi se calcolato dopo 100 giorni di presidenza.
Il tasso di approvazione riflette l’opinione pubblica sul suo operato, con un calo evidente rispetto a febbraio 2025. I dati suggeriscono una diminuzione, soprattutto tra i sostenitori meno convinti e tra gli elettori che non hanno votato nel 2024.
Nei giorni immediatamente precedenti al 24 aprile 2025, il Pew Research Center ha registrato un tasso di approvazione pari al 40%, con un margine di errore usuale. Questo dato è accompagnato da un 31% di approvazione forte, mentre il totale dei contrari si attesta al 60%, di cui il 48% si dichiara fortemente contrario. Si tratta di un calo netto di 7 punti percentuali rispetto al mese di febbraio 2025, quando l’approvazione era al 47%.
Pochi giorni prima, il 21 aprile, Reuters ha pubblicato un sondaggio che segnala un tasso di approvazione leggermente superiore, pari al 42%, rilevato su un campione di 4.306 risponditori e con un margine d’errore di ±2%. Anche il New York Times ha riportato, il 24 aprile, una stima attorno al 45%, mentre Gallup, con dati riferiti al periodo 1–14 aprile, segnala un’approvazione del 44%.
Queste variazioni evidenziano l’influenza delle diverse metodologie e dei tempi di raccolta dati, con Pew e Reuters che risultano essere le fonti più aggiornate. In generale, si osserva un quadro in cui le politiche economiche e internazionali sembrano aver contribuito a un peggioramento della percezione pubblica, alimentando una crescente insoddisfazione dell’opinione pubblica.
Analisi per Sottogruppi
Gruppo | Aprile 2025 | Febbraio 2025 | Variazione |
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Complessivo | 40% | 47% | -7% |
Elettori Trump 2024 | 88% | 94% | -6% |
Sostenitori Forti 2024 | 96% | 99% | -3% |
Sostenitori Meno Forti | 75% | 88% | -13% |
Elettori Harris 2024 | 2% | – | – |
Non Votanti 2024 | 31% | 44% | -13% |
Adulti Asiatici (Inglese) | 29% | 47% | -18% |
Il calo è marcato tra:
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Sostenitori meno forti: -13%
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Non votanti 2024: -13%
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Adulti asiatici anglofoni: -18%
Tendenze e Percezioni
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Meno della metà degli americani ha fiducia nella capacità di Trump di gestire la maggior parte delle questioni.
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Il giudizio sull’economia è il più basso dal 2019.
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Il 49% ritiene che le sue politiche abbiano indebolito l’economia, contro il 37% che pensa l’abbiano rafforzata.
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Il 49% crede che abbiano indebolito la posizione internazionale degli USA, mentre il 39% ritiene il contrario.
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Gallup colloca il tasso medio del primo trimestre al 45%, superiore al primo mandato (41%), ma sotto la media post-bellica (60%).
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Reuters sottolinea preoccupazioni sull’uso del potere da parte di Trump, con un calo percepito nelle ultime settimane.
Implicazioni e Limiti
Le variazioni tra i sondaggi (40%–45%) riflettono:
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la volatilità dell’opinione pubblica,
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l’influenza di eventi recenti (es. annunci tariffari, gestione economica),
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la mancanza di un sondaggio esattamente al 24 aprile, che implica un piccolo margine di incertezza (±4% per Gallup).
Il tasso di approvazione di Trump al 24 aprile 2025 si colloca attorno al 40%, in calo rispetto a febbraio, con forti contrazioni tra i gruppi meno fedeli. Le politiche economiche e internazionali sono centrali nella percezione pubblica, con potenziali riflessi sulle elezioni di medio termine del 2026.
CONFRONTO CON I PRESIDENTI PRECEDENTI
Tassi di Approvazione Storicamente Più Bassi
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Harry S. Truman (1945-1953):
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Tasso più basso: 22% (febbraio 1952).
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Contesto: La guerra di Corea, scandali di corruzione nell’amministrazione e un’economia instabile contribuirono a un crollo della popolarità. Truman è noto per uno dei tassi di approvazione più bassi mai registrati.
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Richard Nixon (1969-1974):
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Tasso più basso: 24% (luglio-agosto 1974).
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Contesto: Lo scandalo Watergate e le crescenti pressioni per le sue dimissioni portarono a un minimo storico poco prima che lasciasse l’incarico.
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Jimmy Carter (1977-1981):
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Tasso più basso: 28% (luglio 1979).
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Contesto: La crisi energetica, l’inflazione elevata e la crisi degli ostaggi in Iran danneggiarono gravemente la sua immagine pubblica.
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George W. Bush (2001-2009):
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Tasso più basso: 25% (ottobre 2008).
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Contesto: La crisi finanziaria del 2008, combinata con la crescente impopolarità della guerra in Iraq, portò a un minimo storico verso la fine del suo secondo mandato.
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Joe Biden (2021-2025):
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Tasso più basso: 36% (luglio 2022, Gallup).
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Contesto: Inflazione elevata, aumento dei prezzi del carburante e divisioni politiche contribuirono a un calo significativo, anche se successivamente recuperò leggermente.
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Trump al 40% (aprile 2025): Questo valore è basso rispetto alla media storica dei presidenti (circa 60% nei primi trimestri, secondo Gallup), ma non è eccezionalmente basso rispetto ai minimi storici sopra elencati. Durante il suo primo mandato (2017-2021), il tasso più basso di Trump fu circa 36% (dicembre 2017, Gallup), ancora sopra i minimi di Truman, Nixon o Bush.
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Tendenza attuale: Il calo al 40% da un 47% a febbraio 2025 (Pew Research) indica una traiettoria discendente, ma non ha ancora raggiunto i livelli critici di alcuni predecessori.
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Polarizzazione moderna: I tassi di approvazione odierni, inclusi quelli di Trump, sono influenzati da una forte polarizzazione politica. Anche con un 40%, Trump mantiene un supporto quasi unanime tra i suoi elettori più fedeli (96% tra i sostenitori forti del 2024, secondo Pew), il che limita quanto il suo tasso possa scendere rispetto a epoche meno polarizzate.
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Contesto storico: I minimi di Truman, Nixon e Carter furono legati a crisi percepibili (guerre, scandali, crisi economiche), mentre per Trump nel 2025, il calo sembra legato a percezioni sulle politiche economiche e internazionali, senza un singolo evento catastrofico equivalente al Watergate o alla crisi finanziaria del 2008.
Fonti Principali
L’analisi è stata realizzata in collaborazione con BIportal – Business Intelligence Portal
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