L’approvazione generale del lavoro di Donald Trump è diminuita di otto punti rispetto al mese scorso, rimanendo stabile nel gradimento personale ma perdendo sostegno soprattutto tra i repubblicani, dove è scesa dall’86% al 78%. Anche nei sobborghi del sud degli Stati Uniti, il suo consenso è calato significativamente, passando dal 58% al 46%.
Secondo un sondaggio condotto dal Siena College, Trump ottiene valutazioni negative su diversi fronti. Solo il 43% degli intervistati approva i suoi sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina, mentre il 51% esprime un giudizio negativo. Sulla questione del processo di pace in Medio Oriente, il 45% è favorevole al suo operato contro il 48% che lo boccia.
Anche riguardo alla capacità di unificare gli americani (41% approva, 53% disapprova) e di migliorare l’immagine degli Stati Uniti nel mondo (40% a 54%), Trump non ottiene buoni risultati. La sua gestione per rendere più efficiente il governo federale è valutata positivamente dal 46% degli elettori, ma il 50% non è soddisfatto. Sul fronte economico, il 43% apprezza i suoi sforzi per ridurre il costo della vita, ma il 53% è contrario.
L’unico ambito in cui Trump riceve un sostegno maggioritario è la lotta contro il traffico di droghe, come il fentanyl, con il 54% degli elettori favorevoli contro il 37% contrari. Sulla questione dell’immigrazione, l’opinione pubblica è divisa equamente, con il 48% che approva e il 48% che disapprova le sue azioni.
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