Rasmus Munk, celebre chef dell’Alchemist di Copenhagen si lancia in un’iniziativa audace: allestire un banchetto stratosferico a più di trentamila metri d’altezza sulla “Spaceship Neptune”.
Definire questa impresa una “missione spaziale” potrebbe suonare un tantino ardito, tuttavia l’attrattiva dell’iniziativa è indiscutibile. Il progetto “Neptune”, portato avanti dalla Space Perspective, propone un’esperienza di quasi-viaggio spaziale a zero emissioni. Grazie a un pallone aerostatico che solleva una capsula, soprannominata “space lounge”, i partecipanti godono di una vista senza precedenti sulla Terra attraverso ampie vetrate, il tutto per un costo di 125.000 dollari a persona, che include un cocktail e un menù totalmente personalizzabile. Si prevede, però, che Munk presenterà qualcosa di straordinariamente più eccitante.
I particolari di questa iniziativa sono ancora vaghi. Attraverso i social media, Munk ha condiviso il suo entusiasmo nell’organizzare la prima cena gourmet nella stratosfera a bordo della Spaceship Neptune, evidenziando l’opportunità di collaborare con famosi designer e istituzioni scientifiche. Questo evento permetterà agli invitati di cenare ammirando l’alba sulla curvatura terrestre, con i ricavati che sosterranno l’equità di genere nel settore scientifico e tecnologico. Affrontare la sfida di preparare un menù all’altezza della reputazione di Munk, nonostante i limiti imposti dalla capsula spaziale, promette di offrire un’esperienza indimenticabile, che renderà superflui gli effetti speciali usati al ristorante Alchemist.