I fantasmi esistono, vivono in Italia e hanno un nome “tecnoesclusi”. Sono così definiti infatti dalle statistiche europee i cittadini tra i 16 e 74 anni che non hanno mai (ripetiamo: mai) usato internet, né con il computer, né con dispositivi mobili. E sono tanti, e hanno facoltà di voto. Circa il 17% della popolazione adulta, ovvero circa una persona su cinque in Italia.
Solo per fare un paragone nell’’Unione Europea la media dei “tecnoesclusi” è circa la metà rispetto all’Italia, nove su cento, con punte superiori al 20% solo in Portogallo, Bulgaria e Grecia. Ma in Paesi come Svezia, Regno Unito, Finlandia, Danimarca o Paesi Bassi il fenomeno dell’esclusione digitale è pressoché sconosciuto: ne sono affetti solo il 2% della popolazione.
Altro che e E-commerce, dunque, innovazione e dialogo con la pubblica amministrazione, altro che formazione online, prenotazioni mediche, online banking, SPID: i “tecnoesclusi” le ignorano, perdendo opportunità e anche qualcos’altro.
Questi e altri dati sono verificabili nella nuova edizione dell’“Annuario Scienza Tecnologia e Società 2021”, curato quest’anno da Barbara Saracino e Giuseppe Pellegrini per la casa editrice il Mulino e il centro ricerche Observa Science in Society. Un volume che contiene numerosi dati e spunti interessanti per approfondire il nostro rapporto con la scienza
Comments