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X (ex Twitter): un algoritmo sotto accusa

Negli ultimi anni, il panorama dei social media ha subito trasformazioni significative, con piattaforme che competono per attirare utenti e creatori di contenuti. Tuttavia, non tutti i social offrono le stesse opportunità di visibilità e coinvolgimento. Mentre alcune piattaforme emergono come spazi ideali per massimizzare l’engagement grazie a algoritmi favorevoli, altre, come X (ex Twitter), stanno affrontando critiche crescenti per scelte che sembrano penalizzare contenuti indipendenti o divergenti. In questo articolo analizziamo quali social media rappresentano oggi le migliori opzioni per chi vuole costruire una community, aumentare l’interazione e sfruttare al meglio le dinamiche degli algoritmi.

L’algoritmo e le sue criticità

Dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, molti utenti hanno segnalato un drastico calo nella visibilità organica dei post, soprattutto per quelli che non seguono le linee ideologiche preferite dal nuovo proprietario. Musk stesso avrebbe dichiarato che i post contrari alle sue politiche o alla sua visione vengono “depriorizzati”, limitando così l’esposizione di opinioni divergenti. Questa affermazione, se confermata, mette in discussione la neutralità della piattaforma.

L’algoritmo attuale sembra favorire:

Engagement in calo

Gli utenti riportano un significativo declino del coinvolgimento, con meno “mi piace”, retweet e interazioni rispetto agli anni precedenti. Questo rende X una piattaforma sempre meno appetibile per chi cerca di costruire una community o di promuovere contenuti di qualità.


Le affermazioni controverse di Elon Musk

Un aspetto che ha acceso il dibattito è la presunta manipolazione dell’algoritmo per limitare l’esposizione di post che criticano le sue decisioni o politiche aziendali. Musk ha sostenuto più volte che Twitter avrebbe dovuto essere una “piazza digitale libera”, ma le sue scelte sembrano contraddire questa promessa.

Critiche principali:


Perché X non è più una piattaforma strategica

Alla luce di questi cambiamenti, X non offre più un contesto neutrale né un algoritmo favorevole per chi desidera promuovere contenuti di qualità o costruire una community variegata. Gli investimenti in pubblicità su X rischiano di non generare il ritorno sperato, soprattutto per piccoli creator o aziende che non possono permettersi l’abbonamento a Twitter Blue.


Alternative da Considerare

Se X non sembra più essere il posto giusto, ecco alcune alternative con algoritmi e dinamiche più vantaggiose:

Instagram

TikTok

LinkedIn

YouTube

Threads: Un’Alternativa in Crescita


Perché le aziende si allontanano da X

Sebbene X mantenga una base utenti significativa, le scelte strategiche e le modifiche algoritmiche lo rendono sempre meno attraente per i content creator e i brand. Piattaforme come Instagram, TikTok e LinkedIn offrono oggi opportunità migliori per raggiungere il pubblico, aumentare l’engagement e costruire una presenza online duratura. Investire in piattaforme che valorizzano i contenuti autentici e promuovono la neutralità algoritmica è una scelta strategica più sicura e produttiva per il futuro.